Foglie sparse | Conosci Alan Alda?
Ciao,
come va? È da un po' che non parlo di comunicazione della scienza in questo nostro appuntamento. Questa settimana mi è capitata un'occasione piuttosto ghiotta per farlo. Non mi sembra quasi vero di poter incastrare così bene due delle mie grandi passioni: la divulgazione scientifica e le serie TV.
Tutti gli uomini del Presidente... più uno
Qualche anno fa ho recuperato una serie TV andata in onda tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila: The West Wing - Tutti gli uomini del Presidente.
Le vicende narrate ruotano attorno alla presidenza degli Stati Uniti del democratico Josiah Bartlet, interpretato da Martin Sheen. È raccontata in maniera avvincente la vita all'interno Casa Bianca e soprattutto il lavoro politico, burocratico e di comunicazione del team che si coordina per supportare il Presidente e raggiungerne gli obiettivi.
Nella sesta stagione, nuove elezioni si avvicinano e come candidato repubblicano spunta il senatore della California Arnold Vinick, interpretato da Alan Alda. Classe 1936, Alda è attore, sceneggiatore e regista, famoso anche per essere stato uno dei protagonisti di un telefilm andato in onda più di quarant'anni fa, M*A*S*H.
E fin qui tutto ciò che ho scritto sembra alquanto off topic rispetto a ciò che ci diciamo nelle nostre email. In realtà, una decina di giorni fa, su Science, è stato pubblicato un editoriale intitolato Communicating with clarity. L'articolo parla proprio di Alan Alda e della sua missione per una comunicazione scientifica migliore.
Alan Alda, il divulgatore scientifico
Nella seconda parte della sua carriera, Alan Alda si è dedicato alla comunicazione della scienza: per 14 anni ha condotto la trasmissione televisiva Scientific American Frontiers, interviste con gli scienziati le cui registrazioni sembra siano ancora utilizzate nelle scuole. Poi, nel 2009, ha fondato Alan Alda Center for Communicating Science presso la Stony Brook University (New York), un centro in cui sono offerti workshop e programmi per scienziati che desiderino migliorare nell'ambito della comunicazione. E c'è anche un podcast: Clear+Vivid with Alan Alda.
Nell'editoriale ci sono un paio di passaggi che mi hanno ricordato alcune utili linee guida per una buona comunicazione della scienza (e non solo).
Consigli utili per una buona comunicazione
Alan Alda, nell'intervista a cui è collegato l'editoriale, dichiara:
"Non possiamo fare molto contro il vortice della comunicazione su internet, che non solo danneggia la scienza, ma tutte le forme di confronto umano... ma ciò che possiamo fare è comunicare meglio".
Nonostante non sia completamente d'accordo con la prima parte dell'affermazione - non sono un'apocalittica, per dirla alla Umberto Eco - è vero che possiamo sempre comunicare meglio, cercare la via più efficace per arrivare al nostro pubblico e non permettere alle difficoltà di abbatterci. Sono convinta che un articolo, un post, un podcast, un video e qualsiasi altro contenuto, se di qualità, alla fine riesca a diffondere conoscenza.
Un altro passaggio interessante riguarda le modalità di preparazione e conduzione di un'intervista:
"Quando condussi Scientific American Frontiers, sentì che la ragione per cui le interviste andavano così bene fosse che non erano interviste convenzionali. Non arrivavo lì con una lista di domande da leggere. Andavo con il solo desiderio di capire. E se non capivo, dicevo 'Non ho inteso ciò che mi stai raccontando. Ripetimelo. Dimmelo in un modo differente'".
Che dire? Questa è una delle più grandi lezioni di comunicazione che chiunque - dal giornalista al politico, dall'insegnante al medico - dovrebbe fare propria.
Spesso (anzi, quasi sempre), quando si comunica nell'ambito in cui si è esperti, non si riescono a percepire le difficoltà di comprensione di chi quei temi non li conosce. L'articolo o l'intervista diventano noiosi e, a volte, inutili o incomprensibili. C'entra un po' quell'"effetto bolla" di cui ti parlavo qualche tempo fa.
L'annosa questione delle etichette
Su un gruppo Facebook sul giornalismo scientifico, un mio collega commentava l'editoriale di Science lamentandosi della confusione tra comunicazione della scienza (quella di Alda) e giornalismo, argomentando che quest'ultimo presupponga altro oltre al farsi capire, ossia il far capire questioni che non suscitano interesse e che meriterebbero più attenzione.
Non sono una grande sostenitrice delle etichette, che però mi tocca a volte usare per questioni di riconoscibilità (io stessa mi presento come "giornalista e divulgatrice scientifica", separando i due mestieri).
In questo caso il voler suddividere comunicatori della scienza (divulgatori) dai giornalisti non mi sembra abbia particolare senso e utilità. Entrambi devono farsi capire ed entrambi dovrebbero mettere in luce e stimolare interesse su argomenti che meriterebbero più considerazione. Si tratta di dover trattare questi temi in "tempi di pace", quando non c'è un'emergenza e si ha lo spazio e la calma di costruire un dialogo con il pubblico, come sottolineava Giovanni Carrada in un incontro a cui ho assistito un annetto fa e di cui ti ho scritto qui. E questo è compito di chiunque si occupi di comunicazione, senza distinzioni. Del resto, ce lo sta insegnando anche un vecchio attore americano.
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Qualcosa da...
... leggere
L'intervista ad Alan Alda pubblicata su Science.
An actor’s journey from TV doc to science champion | Science | AAAS — www.science.org
An accomplished actor best known for his portrayal of Captain Benjamin “Hawkeye” Pierce in the US television series M*A*S*H, Alan Alda has taken on another impactful role in recent years: champion of science communication.
... ascoltare
Ti consiglio il podcast Clear+Vivid with Alan Alda. In particolare ti segnalo 3 puntate. La prima è un'intervista al primatologo Frans de Waal sul suo ultimo libro, Diversi. Le questioni di genere viste con gli occhi del primatologo (che io ho recensito su Pikaia).
Frans de Waal: Gender, Apes, and Us - Clear+Vivid with Alan Alda | Podcast on Spotify — open.spotify.com Listen to this episode from Clear+Vivid with Alan Alda on Spotify. Gender fluidity is tolerated a lot more among our cousins— chimpanzees and bonobos— than in our species. The famed primatologist Frans de Waal tells Alan what he’s found after decades of studying our closest relatives.
La protagonista della seconda puntata che ti consiglio è Mayim Bialik, Amy Farrah Fowler nella serie TV The Big Bang Theory e neuroscienziata anche nella vita reale.
Mayim Bialik: How Acting Led to Science and Science to Acting - Clear+Vivid with Alan Alda | Podcast on Spotify — open.spotify.com
Listen to this episode from Clear+Vivid with Alan Alda on Spotify. With a schedule impossible for anyone not named Mayim Bialik, she shares with Alan how acting and science have intertwined throughout her extraordinary career – as sitcom star, neuroscientist, podcaster and now movie director.
Infine una puntata dedicata a Ed Yong e Liz Neeley, due star delle comunicazione scientifica americana.
Ed Yong and Liz Neeley: They Have Storytelling Down to a Science - Clear+Vivid with Alan Alda | Podcast on Spotify — open.spotify.com Listen to this episode from Clear+Vivid with Alan Alda on Spotify. Stars in the field of science communication, they know how to make the rest of us want to learn about something we don’t think we care about. They even creatively inspire each other.
Prima di lasciarti alla tua domenica, un piccolo avviso: Foglie sparse cambia frequenza di pubblicazione, ci vedremo ogni due settimane invece che ogni settimana. Quindi arrivederci a domenica 16 ottobre!
Se soffri di sindrome da abbandono, puoi sempre ascoltarmi unendoti al mio canale Telegram, Il Trilobite legge. 😊
Buona giornata e alla prossima,
Alessia