Foglie sparse | La tutela degli animali è nella Costituzione italiana... finalmente?
Ciao!
Te ne avevo già parlato in un precedente appuntamento e ora è realtà: la tutela di ambiente, biodiversità, ecosistemi e animali è entrata a far parte della Costituzione italiana.
Alla notizia c'è chi ha gioito, chi è rimasto deluso, chi è addirittura preoccupato. Come mai reazioni così diverse? Vediamo insieme quali sono state le modifiche apportate e cosa potrebbero (o dovrebbero) comportare, soprattutto per quanto riguarda gli animali.
Gli articoli 9 e 41 della Costituzione italiana
L'8 febbraio scorso, la Camera dei deputati ha definitivamente approvato il disegno di legge che introduce la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali nella Costituzione, con la quarta e ultima lettura, dopo che era già stato approvato due volte dal Senato e una dalla Camera.
Il disegno di legge prevede la modifica della Costituzione agli articoli 9 e 41. Questi sono i testi modificati:
Articolo 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.
Articolo 41
L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.
Gli entusiasti
Molte delle reazioni alle modifiche apportate nella Costituzione, anche da parte delle associazioni ambientaliste e animaliste, sono state più o meno di questo tenore.
Del resto è comprensibile: l'inserimento di ambiente e tutela degli animali nella Costituzione potrebbe significare un nuovo approccio a problemi passati, presenti e futuri.
Per ciò che concerne la difesa dei diritti degli animali, se tutto va bene, le leggi potrebbero uniformarsi e proteggere gli animali in modo meno discontinuo, senza bisogno di pregare di trovare in cassazione il "giudice sensibile" o di appellarsi all'articolo 13 del Trattato di Lisbona, in cui gli animali sono definiti esseri senzienti.
Per farti un esempio concreto, ti ricordo la questione delle normative sui cani alla catena, per cui ogni regione italiana va un po' per conto suo. Ci sono anche altri problemi da affrontare al più presto come la caccia (la recente proposta di referendum sull'abolizione di questa attività non ha raggiunto il numero di firme necessario per essere richiesto) e le condizioni degli allevamenti intensivi.
I tiepidi
I tiepidi - e in qualche modo delusi - sono soprattutto gli animalisti storici, quelli che lottano da decenni, i duri e puri.
Sono coloro che vedono in queste modifiche un'operazione di facciata, qualcosa di troppo generico che non porterà a rivoluzioni sostanziali e al miglioramento delle condizioni degli animali - e non solo, se parliamo di ambiente e sostenibilità - nel nostro Paese.


I preoccupati
Nell'ambito della tutela degli animali ci sono temi complessi che avrebbero bisogno di discussioni e risoluzioni complesse: parlo proprio degli allevamenti e della sperimentazione animale.
Da un lato c'è un settore produttivo i cui protagonisti temono chiusure, perché se è vero che dovremmo smettere di mangiare animali per ragioni di etica e sostenibilità, è anche vero che dovremmo capire come farlo senza aumentare la disoccupazione e far andare a picco l'economia. Bisogna farlo il prima possibile ma, immagino, ci siano dei tempi tecnici, la necessità di elaborare una sorta di exit strategy. Produttori e lavoratori del settore si sentono minacciati da future leggi la cui applicazione potrebbe non essere ragionevole (sia ben chiaro, al di là della garanzia indiscutibile del benessere animale).
E poi c'è la sperimentazione. In Italia abbiamo già delle situazioni "particolari". Infatti abbiamo recepito la Direttiva europea 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici tramite il Decreto Legislativo numero 26 del 4 marzo 2014, introducendo però norme più restrittive: non ci è permesso condurre ricerche sugli xenotrapianti e sulle sostanze d’abuso. Queste sono restrizioni che potrebbero essere sanzionate dall'Europa pesantemente (parliamo di diversi milioni di euro). Gli scienziati sono preoccupati - e forse lo dovremmo essere un po' tutti - perché purtroppo abbiamo ancora bisogno di modelli animali nella ricerca biomedica e delle leggi, applicate senza grano salis, potrebbero mettere in pericolo la salute di animali umani e non umani.
È eticamente difficile accettare che la sperimentazione animale debba ancora esistere, ma ciò che possiamo garantire per ora è che sia utilizzato (lo so, questo verbo è terribile se riferito ad animali) il minor numero possibile di individui, che siano assicurate le migliori condizioni di benessere animale e che sia promossa la ricerca di metodi alternativi (insomma, le famose 3R).
Cosa succederà?
Difficile dirlo, tutte le fazioni che ti ho descritto raccontano una parte di verità. Il futuro delle nuove modifiche alla Costituzione italiana (che sono comunque epocali) dipende da quel "La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali". Staremo a vedere come si muoverà il legislatore.
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Qualcosa da...
... leggere
Per approfondire il versante ambientale, un articolo pubblicato su Wired che commenta l'introduzione nella Costituzione della tutela dell'ambiente.
Cosa cambia ora che la tutela dell'ambiente è stata inserita nella Costituzione — www.wired.it Aumenteranno le istanze di animalisti e sulla tutela della fauna ma anche quelle a favore dei rifugiati climatici e dei diritti intergenerazionali
... leggere (bis)
Cosa dicono gli avvocati? L'articolo di Altalex scritto da Marcella Ferrari.
Tutela dell’ambiente e degli animali nella Costituzione: la riforma è legge — www.altalex.com La Camera ha approvato in via definitiva il Ddl di riforma costituzionale che prevede la modifica di due articoli della Carta fondamentale: l’art. 9 e l’art. 41 Cost.
... consultare
Per capire qualcosa in più sulla sperimentazione animale, senza polarizzazioni che non aiutano il dibattito, puoi consultare il sito di Research4Life.
HOME - Research4life — www.research4life.it Abbiamo riassunto nei precedenti articoli alcuni degli elementi più significativi che emergono dal report europeo riferito all’impiego degli animali a scopi scientifici nel 2018. In quest’articolo, diamo un’occhiata più da vicino ai dati italiani
Buona domenica e alla prossima,
Alessia