Foglie sparse | Nessun carlino per San Valentino
Buona domenica!
Domani è San Valentino e le cartolerie sono tutte un tripudio di bigliettini d'amore di vario genere. Sembra che in Gran Bretagna -non escludo che accada anche qui in Italia - spopolino le illustrazioni con carlini innamorati. Ora, regalare un biglietto di San Valentino è un gesto gentile, ma promuovere l'immagine di questa razza canina può far molto male. In che modo?
Belli da morire
I Carlini - ma anche Bulldog inglesi, Boston terrier, Bulldog francesi, Pechinesi, Lhasa Aapso, Shar Pei, Shih Tzu, Cavalier King Charles Spaniel, Staffordshire Bull Terrier e Boxer - sono cani brachicefali, la larghezza del loro cranio è superiore alla sua lunghezza. Il muso schiacciato - che tanto ci fa tenerezza - e la selezione che si opera per ottenere questa caratteristica in maniera sempre più spinta, causa gravissimi problemi di salute e benessere a questi animali, tra cui:
difetti anatomici delle alte vie aeree che portano a difficoltà respiratorie spesso associate a surriscaldamento, apnee del sonno e rigurgito (è la sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori, in inglese Brachycephalic Airway Obstruction Syndrome);
malattie degli occhi;
incapacità di accoppiarsi o di partorire naturalmente;
infezioni alla pelle ripetute;
problemi ai denti.
Tutto questo per soddisfare un canone estetico. Ho parlato dei cani ma anche gatti, conigli e altre specie non se la passano meglio quando si tratta di selezione estrema.

Quando abbiamo iniziato a selezionare in maniera estrema certi tratti dei nostri cani?
Nel 1873 venne fondato il primo gruppo cinofilo inglese, il Kennel Club, che aveva (e ha ancora oggi) come obiettivo la tutela degli standard di razza mediante appositi registri. Questo obiettivo ha finito per spingersi troppo in là: competizioni canine che premiavano esemplari dai tratti estremi e incroci selettivi che arrivarono all'accoppiamento tra consanguinei. Il prezzo da pagare per ottenere le caratteristiche morfologiche e caratteriali specifiche per ogni razza è stato molto alto: oltre alle malformazioni che compromettono la funzionalità degli organi di questi cani, c'è anche l'accumulo di mutazioni genetiche deleterie che possono essere causa, ad esempio, di cancro.
Se desideri avere un'idea di come abbia operato questa forma di maltrattamento genetico anche solo nell'aspetto di questi animali, puoi guardare alcune immagini che girano in rete.
How Dog Breeds Have Changed Over the Last 100 Years / Bright Side — brightside.me Dogs have lived side by side with humans for thousands of years. Although we can only guess how our pets looked in the very beginning, we can easily compare them with dogs that lived a century ago. In quite a short time, some breeds have changed beyond recognition because of human influence.
La premessa dell'articolo del link qui sopra è piuttosto "ingenua" (per non dire altro), ma le immagini sono molto utili per capire cosa è accaduto alle razze canine nel corso degli anni.
Le campagne di sensibilizzazione della British Veterinary Association
Dal 2018 la British Veterinary Association promuove una campagna di sensibilizzazione, #BreedToBreath, sui rischi a cui sono esposti i cani frutto di incroci per ottenerne esemplari che corrispondano a determinati standard estetici, nello specifico proprio i cani brachicefali. Quest'anno ritorna a San Valentino con #HugsNotPugs, per richiedere ai produttori di biglietti di auguri di non utilizzare più immagini di carlini o simili. Pubblicizzare questi animali, renderli desiderabili, e non informare il pubblico del loro reale stato di salute è scorretto. Spesso gli esemplari di queste razze vivono in una condizione di grande sofferenza e necessitano di cure mediche e interventi chirurgici per continuare un'esistenza che, comunque, sarà limitata rispetto a quella di un cane sano.
Quindi ti consiglierei per domani più coccole e meno carlini! E se vuoi adottare un cane, vai in canile: l'amore non è una questione estetica.
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Qualcosa da...
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L'articolo del The Guardian dedicato alla campagna #HugsNotPugs della British Veterinary Association.
Vets call for end to use of flat-faced dogs on greeting cards | UK news | The Guardian Concerns frequent images of ‘cute’ breeds such as pugs maintains their popularity despite animal cruelty warnings
... leggere (bis)
L’ANMVI - Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani ha intrapreso un’indagine per approfondire la percezione dei proprietari verso i problemi veterinari delle razze brachicefale e raccogliere i dati clinici in modo uniforme. Ne scriveva qualche mese fa Anna Romano su OggiScienza.
Sindrome brachicefalica nei cani, l’indagine in Italia | OggiScienza Su questa rubrica abbiamo avuto modo di parlare più volte di parlare di come la selezione estrema di alcuni caratteri risulta deleteria per la salute del cane (e non solo del cane). Tra le razze in cui più di frequente si riscontrano questi problemi vi sono le cosiddette “brachicefale”, ossia quelle razze in cui il […]
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Nel 2008 la BBC ha trasmesso un documentario sulla salute e il benessere dei cani con pedigree (il pedigree è, in pratica, la registrazione a un libro genealogico che certifica che il cane è di razza e soddisfa quindi un determinato standard, con determinate caratteristiche) in Gran Bretagna. Il titolo del film è Pedigree Dogs Exposed. Non riesco a trovare un link che ti possa permettere di guardarlo ma, gratuitamente, c'è il suo sequel su Vimeo.(Disclaimer: non l'ho ancora visto, ma le immagini mi sembrano un tantino forti)
Ci tengo a sottolineare che in Gran Bretagna e non solo, anche a seguito dello scalpore legato al documentario, si stanno modificando gli standard, i regolamenti, ed evitando gli incroci tra consanguinei.
Ora ti lascio alla tua domenica, che spero sia di relax e divertimento.
A presto,
Alessia