Foglie sparse | Perché gli animali sbadigliano?
Buona domenica!
Ti è mai capitato di chiederti perché sbadigliamo? E perché anche il tuo cane o il tuo gatto sbadiglino? Per quanto riguarda noi esseri umani, qualche tempo fa si raccontava che fosse per colmare un deficit di ossigeno, per l'esattezza per equilibrare i livelli di ossigeno nel sangue. Invece non è così. Vediamo un po' cosa ci racconta sull'argomento una recente review pubblicata su Animal behaviour.
Perché sbadigliamo?
Prima di rispondere alla domanda del titolo del paragrafo, cerchiamo di capire cosa sia esattamente uno sbadiglio.
Lo sbadiglio è definito come uno spalancamento involontario e vigoroso della mandibola, accompagnato da una contrazione muscolare temporanea, dall'inclinazione della testa, dalla chiusura degli occhi e da una richiusura passiva della mandibola (lo si osserva abbastanza bene nel bradipo qui sopra). È uno schema d'azione stereotipato diffuso tra i vertebrati e, tra quelli terrestri, nella fase di apertura solitamente c'è anche una profonda inspirazione, seguita, nell'ultima fase dello sbadiglio, da una breve espirazione.
Ora, per anni ci siamo raccontati la storiella della stanchezza e del deficit di ossigeno, ma gli ultimi risultati della ricerca ci dicono altro.
Nell'articolo apparso su Animal Behaviour sono indicate diverse cause scatenanti di quello che si è rivelato un fenomeno complesso. Alcuni studi lo associano alla termoregolazione: secondo questa ipotesi lo sbadiglio servirebbe a raffreddare il cervello, condizione che a sua volta migliorerebbe lo stato di allerta e l'efficienza dei processi mentali.
Secondo un'altra spiegazione lo sbadiglio faciliterebbe i cambiamenti di stato e l'aumento dell'arousal, ossia del livello di attività e controllo degli impulsi. Spesso noi animali (umani e non) sbadigliamo durante cambiamenti di stato associati a transizioni comportamentali. Cosa significa? Ad esempio sbadigliamo mentre ci stiamo svegliando o prima di addormentarci, o in momenti di passaggio tra attività e noia.
Studi comparativi su diversi animali - da noi Homo sapiens ai primati, passando per topi ed elefanti - hanno mostrato che animali di specie diverse sbadigliano in contesti simili, legati spesso proprio a mutamenti di stato, arousal e termoregolazione. Esempi di questi contesti sono i cambiamenti circadiani, che riguardano i ritmi biologici che regolano il corpo (ti è mai capitato di iniziare a sbadigliare all'imbrunire?), e le situazioni di stress e ansia. Quest'ultimo caso non sarà una novità per chi vive con dei cani che, in momenti di tensione o difficoltà, iniziano a sbadigliare.
C'è, però, un'altra caratteristica che ci incuriosisce degli sbadigli...
Perché gli sbadigli sono contagiosi?
Fin qui abbiamo parlato di sbadiglio spontaneo, però sappiamo quanto questa attività possa essere contagiosa. Lo è anche per altri animali e perché? A cosa servirebbe?
Sembra che il contagio da sbadiglio sia stato documentato solo in specie altamente sociali, umani inclusi. Spiegare scientificamente la funzione del contagio da sbadiglio non è affatto semplice, perché non è facile progettare esperimenti che non condizionino in alcun modo i soggetti analizzati. Inoltre, anche le osservazioni in natura non sono prive di ostacoli nella lettura dei comportamenti degli animali esaminati.
Un esempio? Se osserviamo un gruppo di animali nel loro habitat che inizia a sbadigliare, potrebbe essere difficile capire se lo fanno perché uno degli individui ha iniziato e gli altri sono stati “contagiati” o perché secondo i loro ritmi circadiani, i loro orologi interni, quello è un momento di passaggio da una fase di attività a una di sonno.
Però vale la pena citare una possibile interpretazione della diffusione dello sbadiglio, trattata proprio nell'articolo pubblicato su Animal Behaviour dal biologo evoluzionista Andrew Gallup.
Lo sbadiglio, all'interno di una comunità, potrebbe essere una sorta di indizio. Il contagio potrebbe essersi evoluto per sincronizzare il comportamento del gruppo oppure per accrescerne lo stato di attenzione: se un individuo sta diminuendo il suo livello di attività, vederlo sbadigliare potrebbe invece aumentare uno stato vigile in chi l'osserva.
Insomma, la strada per capire l'evoluzione dello sbadiglio e perché sia contagioso è ancora lunga. Ma dimmi, in questo momento stai sbadigliando anche tu? Te lo chiedo perché in noi esseri umani lo sbadiglio può essere indotto anche solo pensandoci o leggendo testi che ne parlano 😁.
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Un'intervista ad Andrew Gallup - dal taglio divulgativo - sul perché gli animali sbadiglino e per quale motivo sia contagioso, pubblicata sul sito di Science.
Why yawns are contagious—in all kinds of animals | Science | AAAS Evolutionary biologist Andrew Gallup explains why we yawn after others
Se sei in vena di approfondire, qui l'articolo scientifico del biologo evoluzionista Andrew Gallup pubblicato su Animal Behaviour.
The causes and consequences of yawning in animal groups
Yawning is a stereotyped action pattern that is prevalent across vertebrates. While there is growing consensus on the physiological functions of spontaneous yawning in neurovascular circulation and brain cooling, far less is known about how the act of yawning alters the cognition and behaviour of observers.
Per oggi basta sbadigliare e godiamoci la giornata.
A presto,
Alessia