Foglie sparse | Una vita in technicolor
Ciao,
come stai? Oggi ti racconterò una strana storia di colore e percezione.
L'artista che vedeva "troppi" colori
Concetta Antico è un'insegnante di pittura a olio di San Diego. È originaria dell'Australia, doveva viveva in un contesto rurale, in mezzo alla natura, e tutto ciò che la circondava la meravigliava tanto da spingerla a riprodurlo attraverso il disegno. Già da bambina mostra una grande propensione per il colore: con le sue opere vince premi, spesso le viene riconosciuto un dono speciale e crescendo decide di fare dell'arte la sua professione.
Diventa un'artista e insegnante. Spesso, con i suoi studenti, accade una cosa strana: loro non riescono a vedere i colori che lei indica mentre si esercitano nel disegno. Concetta si ripete che queste differenze saranno dovute alla sua esperienza e al talento, ma un giorno una sua allieva, una neurologa, osserva attentamente le sue opere e le fa qualche domanda. Il giorno dopo la scienziata invia un'email ad Antico con una serie di pubblicazioni scientifiche sul tetracromatismo, una mutazione genetica che permette a chi la possiede di vedere molti più colori di quanto un occhio umano possa generalmente percepire. C'è un'informazione che la colpisce più delle altre: le figlie delle donne con tetracromatismo sono spesso daltoniche. Ed effettivamente sua figlia lo è.
Cos'è il il tetracromatismo?
Prima di andare avanti con la storia di Concetta Antico, apro una piccola parentesi per capire insieme cos'è il tetracromatismo.
Quante volte avrai visto questo meme? Ebbene, se è vero che le donne riescono a discriminare più sfumature degli uomini, ce ne sono alcune che hanno addirittura un superpotere in questo campo.
La percezione dei colori nell'essere umano dipende da tre tipi di cellule specializzate, fotorecettori che si distribuiscono sulla retina. Ne avrai sentito parlare, si chiamano coni, e ce ne sono di 3 tipi: blu, verdi e rossi, a seconda dell'intervallo di lunghezze d'onda della luce visibile al quale sono sensibili. Questa combinazione di coni ci permette di distinguere circa un milione di colori differenti.
È stimato, però, che circa il 12% delle donne possiede una mutazione genetica che le equipaggia di un quarto tipo di cono, più sensibile nella regione del giallo-verde dello spettro visibile. Queste persone presentano quello che è definito tetracromatismo e grazie a questo quarto fotorecettore riescono a vedere 100 milioni di colori.
Un mondo ipercolorato
Concetta Antico finalmente inizia a rendersi conto di poter possedere questa mutazione e si decide a chiedere la consulenza degli scienziati dell'Università della California Irvine, che confermano la "diagnosi" attraverso alcune analisi. Le viene anche spiegato che avrebbe semplicemente potuto essere una portatrice sana della mutazione ma, l'essersi esercitata con la pittura sin da piccolina ha fatto sì che il tetracromatismo si manifestasse. Ma cosa vede chi ha quattro coni anziché tre? Nelle sue interviste Antico spiega di riuscire a percepire differenti colori nelle luci e nelle ombre: ad esempio noi vediamo la neve bianca, lei come un mosaico di molteplici colori pastello. Difficile da immaginare, vero?
La percezione dei colori negli animali: il caso degli Stomatopodi
La struttura dell'occhio e la capacità di vedere i colori cambia parecchio tra gli animali ma, il caso più eclatante, alla luce del racconto di Concetta Antico e del suo tetracromatismo, è quello degli Stomatopodi.
Gli Stomatopodi sono crostacei: ne esistono oltre 300 specie, sono predatori e quasi tutti vivono in ambiente marino. Se pensi di non averne mai visto uno, probabilmente ti sbagli: la cicala di mare fa parte di questo ordine. Questi animali non hanno 3, 4, 5 fotorecettori, ma ben 12. Gli scienziati hanno cercato di capire cosa se ne facessero di tutti questi fotorecettori, quando anche un minor numero assicurerebbe una percezione dei colori ottimale. Il risultato dei loro esperimenti ha mostrato che l'abilità degli Stomatopodi di discriminare tra colori era sorprendentemente bassa. Sembrerebbe che questi animali identifichino i colori operando una sorta di scansione temporale degli oggetti attraverso le sensibilità dei 12 recettori: questa particolare forma di visione permetterebbe loro di riconoscere i colori molto rapidamente senza la necessità di discriminare tra le lunghezze d'onda all'interno di uno spettro. Un velocità che è preziosa per difendersi da eventuali predatori.
Insomma, bene ma non benissimo per questi incredibili crostacei.
Prima di "Qualcosa da..."
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Qualcosa da...
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La storia di Concetta Antico è stata raccontata da The Cut, qui in Italia da Il Post e pochi giorni fa ripresa dal The Guardian. A te la scelta!
‘I’m really just high on life and beauty’: the woman who can see 100 million colours | Science | The Guardian As a kid, Concetta Antico was always ‘a bit out of the box’, but it took decades for her to discover just how differently she was seeing the world
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Gli Stomatopodi hanno altri incredibili superpoteri. Ne parla Lisa Signorile in un vecchio post del suo blog, L'orologiaio miope, su Le Scienze.
Super Shrimp: il gamberetto coi superpoteri (Stomatopodi) - L’orologiaio miope - Blog - Le Scienze — lorologiaiomiope-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it
Per oggi passo e chiudo!
Buona domenica,
Alessia