Camminare sul confine tra animali umani e non umani
[Foglie sparse #100] Un appuntamento a tre cifre per raccontarti della mia esperienza alla Festa Dèi Camminanti di Vicopisano.
Buona domenica!
Prima di tutto dobbiamo assolutamente festeggiare insieme un traguardo: questa è la puntata 100 di Foglie sparse.
Ringrazio tutte e tutti coloro che leggono questo nostro appuntamento, che mi sostengono, che sono qui dal primo invio o sono arrivati da poco, che hanno condiviso e commentato o che mi hanno offerto un cappuccino su Ko-fi per supportare questa avventura. È anche grazie a te e a tutte e tutti gli iscritti che mi auguro 100 di questi giorni 😊
Oggi mi piacerebbe raccontarti di un evento a cui ho recentemente partecipato.
Il 7 gennaio scorso, immediatamente dopo la pausa natalizia, carica di idee e progetti per il nuovo anno, ho aperto la mia casella di posta elettronica e ho trovato ad accogliermi una mail che aveva come oggetto "Invito Festa Dèi Camminanti 2025". La Festa Dèi Camminanti è una manifestazione dedicata a chi ama camminare, una tre giorni di escursioni, viaggi a piedi, conferenze in cammino, libri, arte e convivialità, nell’area di Vicopisano, in Toscana.
Il caso ha voluto che il tema di quest’anno fosse “Condividere la Terra: la metamorfosi dai margini” e che le organizzatrici dell’evento avessero ascoltato la puntata di Pagina 3, la trasmissione radiofonica di approfondimento delle pagine culturali di Radio3, in cui veniva citato un mio articolo pubblicato su Il Tascabile sui confini da rinegoziare tra animali umani e non umani. Ho accettato l’invito con entusiasmo e subito dopo mi sono chiesta come quell’approfondimento si sarebbe potuto trasformare in un Camminar Domandando. Di cosa avrei parlato? Come avrei costruito un’esperienza dal vivo e di gruppo a partire da una lettura online? Ti anticipo che l’incontro è stato due settimane fa, sabato 29 marzo, e che ci siamo parecchio divertite.
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Una nuova strada da percorrere
L’invito alla Festa Dèi Camminanti era stato ispirato da un mio articolo intitolato Ribelli per natura, una riflessione che partiva dalla lettura di un libro, La vendetta delle orche e altre storie di resistenza animale, del naturalista e scrittore Roberto Inchingolo. Nel volume sono raccolte storie di animali che fuggono, che superano dei confini: sono leoni che scappano da un circo, polpi da laboratorio che spruzzano acqua verso ricercatori non graditi, maiali che divorano il proprio allevatore, fenicotteri che conquistano l’indipendenza volando via da uno zoo e cinghiali che passeggiano per le strade delle nostre città, alla conquista del territorio urbano.
Se ci pensiamo bene, quelli che questi animali valicano non sono solo limiti fisici, come gabbie, pareti, recinzioni, ma anche morali: separazioni tra noi e loro, tra il nostro controllo e la loro libertà, tra le nostre aspettative strumentali nei loro confronti e la loro stessa esistenza.
Nell’articolo citavo un altro testo, Metafisiche delle scimmie di Raymond Corbey. Tra le pagine, lo scrittore, filosofo e antropologo, si concentra in particolar modo sulla linea che scienziati e filosofi hanno tentato di tracciare per separare gli umani di oggi dai propri antenati e dalle scimmie antropomorfe. Sono mura spesso progettate per essere abbastanza alte da poter custodire l’unicità di Homo sapiens, giustificando il suo controllo sulle altre specie e il loro sfruttamento. Tra i mattoni di queste mura ritroviamo quelle capacità che sembravano appartenere solo a noi esseri umani, tra cui l’uso di strumenti, lo sviluppo di culture, la presenza del linguaggio umano e della teoria della mente, ossia la capacità di capire e prevedere un comportamento sulla base della comprensione di intenzioni, emozioni, desideri e credenze propri e altrui. Solo che questi baluardi della nostra eccezionalità sono stati sguarniti — alcuni direi anche demoliti — dai progressi della ricerca etologica.
Ogni giorno emergono nuove conoscenze che ci costringono a rinegoziare i confini tra animali umani e non umani.
Questa era una parte dell’articolo che già desideravo approfondire e la camminata di Vicopisano è stata l’occasione per raccontare storie di scienza e confrontarci sul modo in cui entriamo in relazione con gli altri animali.
Prima di elaborare il percorso, ammetto di essermi accertata che il tragitto fosse semplice: nessuna ferrata, per intenderci. Ho optato per questa scelta sia per rendere quanto più inclusiva possibile la passeggiata, sia perché temevo di ritrovarmi appesa a una parete rocciosa in stile Tom Cruise in Mission: Impossible 2. Non proprio la posizione più comoda per chiacchierare, leggere e giocare insieme.

Soste sempre diverse
Insieme alla guida ambientale escursionistica Lucia Barbieri, abbiamo pianificato una camminata con 6 tappe, a cui avrebbero potuto partecipare adulti, bambine, bambini e, perché no, cani con compagni umani responsabili. Ogni sosta era differente, non solo per argomento trattato: oggetti, piccoli giochi e brevi letture ci hanno aiutati a immergerci nella storia o nello studio di cui stavamo parlando, creando un’atmosfera rilassata in cui tutte e tutti si sono sentiti liberi di fare domande, raccontare aneddoti ed esperienze.
Una cipolla è stata utile per spiegare che non siamo gli animali più evoluti; abbiamo maneggiato sottili rametti di alberi da frutto per catturare finti insetti e raccontare di quando Jane Goodall osservò per la prima volta uno scimpanzé adoperare strumenti molto simili per raccogliere e cibarsi di termiti. Ho preso in prestito le parole del biologo e scrittore Carl Safina per scoprire insieme le culture dei corvi e per capire quanto sia importante salvaguardare anche la diversità culturale tra specie per una conservazione della natura efficace. Abbiamo riconosciuto le caratteristiche del linguaggio umano senza sottovalutare, però, la complessità di altre forme di comunicazione animale, come la danza dell’addome delle api bottinatrici, attraverso la quale riferiscono alle compagne distanza, direzione e qualità di una fonte di cibo. In questo caso ci ha accompagnati un brano del libro Altre menti del neuroscienziato Giorgio Vallortigara.
Proprio un libro — al posto della classica bambola — ci è servito per riprodurre in carne e ossa il test della falsa credenza e mettere alla prova la nostra teoria della mente. Da lì abbiamo immaginato insieme come possa essere difficile misurare questa capacità negli altri animali, soprattutto nei nostri cani, con le loro gerarchie di desideri e così abili nel leggere tutti quei piccoli indizi che il nostro corpo invia loro.
Arrivare a destinazione
Abbiamo passeggiato per circa tre ore nell’erba, tra piante di borragine ed euforbia, incrociando cavalli, ascoltando il gracidare degli ospiti di qualche stagno in lontananza. Sono stati tanti i racconti personali condivisi e, senza prevederlo o progettarlo, abbiamo realizzato insieme l’ultima tappa del nostro cammino.
Nella nostra chiacchierata è riaffiorata spontaneamente non solo la consapevolezza di essere animali tra gli animali, ma anche di possedere in noi, in quanto mammiferi e primati, quella motivazione verso la cura e l’accudimento che dovrebbe portarci a proteggere il nostro Pianeta e chi lo abita. Come aveva dichiarato l’esperta di bioetica Barbara de Mori nell’articolo de Il Tascabile, grazie al quale ho potuto vivere questa esperienza all’interno della Festa Dèi Camminanti:
«Rimane allora la nostra responsabilità di fronte agli altri animali, al modo in cui li trattiamo. Di fronte al pianeta, al modo in cui ne vogliamo preservare le risorse, non solo per la nostra sopravvivenza, ma anche perché ne siamo solo parte».
Qualcosa da…
… leggere
📚 I libri che ho citato durante la camminata:
👉 La vendetta delle orche e altre storie di resistenza animale di Roberto Inchingolo (Codice edizioni, 2024);
👉 La vita inevitabile. Diario di viaggio di un Replicante alla ricerca della Vita di Pier Paolo Di Fiore (Codice edizioni, 2022). Qui la mia recensione per Pikaia - Il portale dell’evoluzione;
👉 Animali non umani di Carl Safina (Adelphi, 2022). Anche in questo caso ho una recensione per te 😉;
👉 Altre menti. Lo studio comparato della cognizione animale di Giorgio Vallortigara (il Mulino, 2022).
📰 Se non l’hai ancora letto, qui c’è Ribelli per natura, il mio approfondimento per Il Tascabile.
… ascoltare
🎧 Una trasmissione radiofonica e un brano musicale:
👉 la puntata di Pagina 3 in cui viene citato il mio articolo;
👉 la gif di Mission: Impossible 2 che ho inserito in questa newsletter ha un preciso sottofondo musicale nella mia mente ed è I Disappear dei Metallica, brano della colonna sonora del film.
Ci rivediamo nella tua casella di posta elettronica per la puntata 101!
A presto,
Alessia
𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘈𝘭𝘦𝘴𝘴𝘪𝘢 𝘊𝘰𝘭𝘢𝘪𝘢𝘯𝘯𝘪, 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘦 𝘥𝘪𝘷𝘶𝘭𝘨𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘴𝘤𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢. 𝘚𝘤𝘳𝘪𝘷𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘊𝘰𝘳𝘳𝘪𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘚𝘦𝘳𝘢, 𝘐𝘭 𝘛𝘢𝘴𝘤𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦, 𝘗𝘪𝘬𝘢𝘪𝘢 - 𝘐𝘭 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘷𝘰𝘭𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘈𝘶𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘚𝘤𝘪𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘡𝘢𝘯𝘪𝘤𝘩𝘦𝘭𝘭𝘪, 𝘋𝘰𝘨𝘴𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘭 𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘢𝘵𝘦. 𝘘𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘪 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰 è 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘯𝘦𝘸𝘴𝘭𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳, 𝘍𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦 𝘴𝘱𝘢𝘳𝘴𝘦, 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢𝘭𝘪 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘪 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘮𝘣𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘷𝘪𝘷𝘰𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘣𝘶𝘰𝘯𝘢 𝘥𝘰𝘴𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘪𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘪𝘻𝘻𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘱𝘰𝘱. 𝘈𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘢 𝘤𝘢𝘴𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘦𝘭𝘦𝘵𝘵𝘳𝘰𝘯𝘪𝘤𝘢 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘥𝘶𝘦 𝘥𝘰𝘮𝘦𝘯𝘪𝘤𝘩𝘦. 𝘚𝘦 𝘵𝘪 è 𝘱𝘪𝘢𝘤𝘪𝘶𝘵𝘢, 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘥𝘪𝘭𝘢!
Viva questo numero 100, go Foglie sparse go! Prima o poi io DEVO partecipare a un incontro con te, sarebbe bellissimo camminare insieme