Topi e primo soccorso
[Foglie sparse #98] Quando i roditori aiutano compagni privi di coscienza.
Buona domenica!
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Come avrai intuito, leggo molti libri e articoli sul comportamento animale e ogni volta sono incuriosita e sorpresa da ciò che la scienza ci sta aiutando a comprendere. La pubblicazione che mi è capitata tra le mani qualche settimana fa, però, mi ha particolarmente colpita. Sarà stato per la combinazione di temi: i protagonisti sono i topi (Mus musculus) — ti avevo già parlato delle vite dei ratti — che, in questo caso, sono stati osservati mentre cercavano di aiutare compagni in stato di incoscienza.
Tantissimi anni fa sono stata volontaria di primo soccorso e ciò che è stato descritto nella ricerca somiglia molto a quello che ho imparato per migliorare la respirazione di una persona non cosciente. Pensa: questo comportamento sarebbe addirittura innato nei topi. Ora, però, cerchiamo di capire meglio di cosa parla lo studio.
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Correre in aiuto di chi non sta bene
«C’è un medico?». Questa è la domanda che viene affannosamente urlata mentre un gruppo di persone ne circonda un’altra1 solitamente accasciata a terra e, a volte, priva di coscienza. È quasi istintivo: corriamo in soccorso di qualcuno che non si sta sentendo bene e lo facciamo con ancora più impeto quando accade a un nostro amico o parente.
Non siamo gli unici animali a intervenire quando qualcuno non sta bene. Esistono testimonianze che raccontano di elefanti che cercano di aiutare una matriarca morente, scimpanzé che mostrano attenzioni particolari verso un giovane compagno ferito dopo una caduta e tursiopi che spingono un conspecifico in difficoltà verso la superficie, in modo che possa respirare.
Queste specie spesso rimangono vicine ai membri del gruppo che non riescono a muoversi o che non stanno bene. Li toccano, si dedicano al grooming2 e arrivano anche a colpirli. Alcune di queste azioni sembrano molto simili alle nostre in situazioni d’emergenza: quando qualcuno perde coscienza gli diamo piccoli schiaffetti o usiamo sali, sostanze dagli odori forti, e ho scoperto che, in Oriente, praticano l’agopuntura nell’area al di sotto del naso per stimolare i sensi del malcapitato.
Apparteniamo a specie sociali ed è da molto tempo che scienziate e scienziati studiano in noi quei comportamenti che contribuiscono a saldare legami e che potrebbero indicare empatia. Ciò che è stato osservato e descritto in un articolo pubblicato su Science è in qualche modo speciale perché mostra nei topi un comportamento simile a quello di un soccorritore di primo soccorso.
Come affrontare un’emergenza se sei un roditore
La serendipità3 è sempre dietro l’angolo: i ricercatori avevano osservato per caso, in uno studio scientifico precedente, che i topi tendevano ad aiutare altri compagni in stato di incoscienza.
Per approfondire questo comportamento, il gruppo di ricerca ha progettato un esperimento in cui ad alcuni topi, nella loro gabbia, veniva presentato un compagno familiare che, dopo poco tempo, avrebbe perso coscienza davanti ai suoi occhi poiché anestetizzato.
Il topo oggetto dell’esperimento inizialmente ha annusato il compagno reintrodotto e, una volta che quest’ultimo ha perso i sensi, ha cominciato ad annusarlo con più insistenza e ad aumentare il grooming. Con il passare del tempo l’attenzione del roditore si è concentrata nella zona della bocca e degli occhi, con azioni sempre più intense. Con il progressivo risveglio del topo inattivo, il soccorritore ha diminuito velocemente la manipolazione di bocca e occhi fino a cessare alla ripresa dello sfortunato, mentre grooming e annusamento si sono ridotti con un ritmo più lento.
Annusare e praticare l’allogrooming sono comportamenti frequenti nei roditori, ma ciò che ha incuriosito ricercatrici e ricercatori è stata l’attenzione sulla zona degli occhi e della bocca. A quel punto, gli autori dello studio hanno voluto dare un’occhiata ravvicinata con una telecamera ad alta risoluzione e ad alta velocità. Non ti nascondo che le immagini catturate mi hanno stupefatta.
In più del 50% dei casi esaminati il topo tirava fuori la lingua del compagno privo di sensi. Questa azione ricorda la pratica medica di posizionare la lingua di un paziente incosciente di lato durante gli interventi chirurgici, per prevenire un possibile blocco delle vie aeree. Mantenere le vie aeree aperte è fondamentale anche nelle procedure di primo soccorso, poiché il rilassamento della lingua può portare all’ostruzione delle vie respiratorie. Effettivamente, i topi a cui la lingua era stata tirata fuori presentavano vie aeree più aperte rispetto a quelli la cui lingua era rimasta all'interno della bocca.
Un comportamento che stupisce e un pensiero triste
Un altro comportamento osservato, che riguarda sempre la disostruzione delle vie aeree, è stato la rimozione di un corpo estraneo: in un test diverso, i ricercatori hanno posizionato delicatamente una sfera di plastica atossica nella bocca del topo incosciente. Nell'80% dei casi i topi soccorritori sono riusciti a rimuovere l'oggetto.
I dati dello studio pubblicato su Science mostrano che i topi eseguono la stessa procedura anche sui compagni senza vita, ma non su quelli che stanno semplicemente dormendo. Inoltre, questi comportamenti sembrerebbero fortemente influenzati dalla familiarità e sono più pronunciati nei confronti di topi conosciuti. Le conseguenze di questa serie di azioni — tra cui la rimozione di oggetti estranei dalla bocca, il miglioramento dell'apertura delle vie aeree e anche un recupero più rapido del compagno privo di sensi — suggerirebbero sforzi simili a quelli di una rianimazione.

Come avrai capito dalle immagini del video, sono state raccolte anche informazioni sui meccanismi neurali che sottendono questi comportamenti: è stato osservato un corrispondente rilascio di ossitocina, un ormone coinvolto nei comportamenti di cura in altri animali.
I risultati di ottenuti suggeriscono che assistere membri del gruppo che non rispondono a stimoli o che sono incoscienti potrebbe essere un comportamento diffuso tra gli animali sociali. Dal punto di vista evolutivo, contribuirebbe a rafforzare la coesione e la sopravvivenza del gruppo stesso.
Altri due studi, pubblicati sempre su Science — che hanno riportato comportamenti simili nei topi — e gli esperimenti di cui ti ho parlato in questa newsletter hanno previsto diversi test che potessero escludere alcune possibili letture alternative delle azioni degli animali coinvolti, come, ad esempio, un’attività maggiore verso un altro roditore legata alla curiosità o al desiderio di interazione sociale.
Certo, sarà necessario raccogliere altre informazioni per comprendere meglio questo insieme di comportamenti. Certo, dobbiamo sempre fare attenzione al famigerato antropomorfismo, ma suggerirei di non cadere neanche nell’antropodiniego, poiché come qualcuno ha detto “L'assenza della prova non è la prova dell'assenza”. Rimane, però, la certezza che per questa straordinaria scoperta sono stati soppressi dei topi, quei topi che abbiamo visto impegnarsi in qualcosa che sicuramente sarà sembrato anche a te straordinario.
La conoscenza può avere un gusto dolceamaro.
Qualcosa da…
… leggere
📰 Due articoli divulgativi sui comportamenti di primo soccorso nei topi: il primo pubblicato su New Scientist, il secondo su Smithsonian Magazine.
… imparare
💪A proposito di primo soccorso, conoscere il BLS4 e le manovre di disostruzione delle vie aeree può salvare la vita. Di seguito troverai dei video che descrivono queste procedure. Ti consiglio, se puoi, di frequentare un corso di primo soccorso dal vivo.
Esistono anche protocolli per i cani.
Alla prossima,
Alessia
P.S. Per tutta la preparazione di questa newsletter ho canticchiato una canzone. Qual era? Lo scoprirai cliccando qui (e se sei fan di Grey’s Anatomy, sarà una bella sorpresa) 😉
Non ci si dovrebbe mai accalcare attorno a una persona che sta avendo un malore. Bisogna fare spazio, lasciare che intervenga chi conosce il primo soccorso e chiamare immediatamente il 118.
In etologia è quel comportamento di pulizia del mantello o della pelle esibito da molti mammiferi. Può essere reciproco (allogrooming) e assumere anche un significato di consolidamento dei legami, oltre che di riaffermazione delle gerarchie tra i membri di un gruppo sociale.
La serendipità è la capacità o fortuna di fare per caso inattese e felici scoperte mentre si sta cercando altro.
Il Basic Life Support è l'insieme delle tecniche necessarie al riconoscimento e al trattamento dell'arresto cardiaco e respiratorio.
𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘈𝘭𝘦𝘴𝘴𝘪𝘢 𝘊𝘰𝘭𝘢𝘪𝘢𝘯𝘯𝘪, 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘦 𝘥𝘪𝘷𝘶𝘭𝘨𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘴𝘤𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢. 𝘚𝘤𝘳𝘪𝘷𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘊𝘰𝘳𝘳𝘪𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘚𝘦𝘳𝘢, 𝘐𝘭 𝘛𝘢𝘴𝘤𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦, 𝘗𝘪𝘬𝘢𝘪𝘢 - 𝘐𝘭 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘷𝘰𝘭𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘈𝘶𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘚𝘤𝘪𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘡𝘢𝘯𝘪𝘤𝘩𝘦𝘭𝘭𝘪, 𝘋𝘰𝘨𝘴𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘭 𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘢𝘵𝘦. 𝘘𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘪 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰 è 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘯𝘦𝘸𝘴𝘭𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳, 𝘍𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦 𝘴𝘱𝘢𝘳𝘴𝘦, 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢𝘭𝘪 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘪 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘮𝘣𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘷𝘪𝘷𝘰𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯 𝘱𝘪𝘻𝘻𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘱𝘰𝘱. 𝘈𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘢 𝘤𝘢𝘴𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘦𝘭𝘦𝘵𝘵𝘳𝘰𝘯𝘪𝘤𝘢 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘥𝘶𝘦 𝘥𝘰𝘮𝘦𝘯𝘪𝘤𝘩𝘦.